Già solo in Italia esistono migliaia di varietà di antichi ortaggi e, nella migliore delle ipotesi, solo le solite poche decine sono accessibili anche ai buongustai più appassionati e curiosi, mentre nelle etichette dei prodotti trasformati le materie prime sono “affogate” tra additivi, conservanti, coloranti, antiossidanti, correttori, aromatizzanti, emulsionanti e stabilizzanti… di cui personalmente non gradisco alimentare me e i miei clienti.